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L'Omino del caleidoscopio



"...e se il libro fosse un caleidoscopio?"
Laboratori di lettura e scrittura
per alunni, docenti, educatori, genitori
16 dicembre 2011 ore 9.00I.C. di Mendicino, Cosenza

Intrusioni, interventi, incursioni di…

Pio Acito, Alessia Battaglia, Francesco Bossio, Graziella Cormio,

Sandro Natalini, Mara Pacini,  Sara Simari
 Iole Savino, Antonio Ferrara,
 Caterina Gammaldi, Cornelia Golletti, Morena De Franco, 
Grazia Fasanella,Daniela Valente


Faccio appena in tempo a finire il logo della manifestazione, l'omino del Caleidoscopio... Qualche secchiello di colore, un bel telone, pennelli e via! devo correre a scuola perché sta per iniziare il laboratorio:


"Ma tu lo sai chi è Hokusai?"
(Laboratorio di scrittura e arte)
di Pio Acito e Jole Savino

La storia più grande che sia mai stata scritta in Mendicino e dintorni...è così è stato. 
Dopo le suggestioni nate dai racconti di Pio sull'eclettico artista giapponese Katsushika Hokusai, tra i morbidi libri di tessuto tibetani, i ragazzi della terza A, iniziano a "tramare" la loro storia.



(io e Pio)

Poi, srotolato l'enorme foglio di palestra, come in un rituale religioso e silenzioso, si inizia a scrivere... Ogni ragazzo scrive una sola frase del racconto, in un'unica grande e armonica tessitura.





Ma come si fa a leggere una storia così grande?? Beh, calando il più grande libro scritto a Mendicino e dintorni dall'ultimo piano della scuola. reggendolo forte perché, nel frattempo si è alzato il vento.




Scrivere il curriculum 
di Wisława Szymborska



Cos’è necessario?
E necessario scrivere una domanda,
e alla domanda allegare il curriculum.
A prescindere da quanto si è vissuto
il curriculum dovrebbe essere breve.
È d’obbligo concisione e selezione dei fatti.
Cambiare paesaggi in indirizzi
e ricordi incerti in date fisse.
Di tutti gli amori basta quello coniugale,
e dei bambini solo quelli nati.
Conta di più chi ti conosce di chi conosci tu.
I viaggi solo se all’estero.
L’appartenenza a un che, ma senza perché.
Onorificenze senza motivazione.
Scrivi come se non parlassi mai con te stesso
e ti evitassi.
Sorvola su cani, gatti e uccelli,
cianfrusaglie del passato, amici e sogni.
Meglio il prezzo che il valore
e il titolo che il contenuto.
Meglio il numero di scarpa, che non dove va
colui per cui ti scambiano.
Aggiungi una foto con l’orecchio scoperto.
È la sua forma che conta, non ciò che sente.
Cosa si sente?
Il fragore delle macchine che tritano la carta

Il serpente troppo lungo



Si narra che un tempo i pescatori saggi amassero definire la luna bugiarda. Questo perché, nelle lunghe notti di pesca, a naso in su, la vedevano crescere per poi scomparire,
 in un modo un po strano.
Se la si osserva, infatti, quando la luna Cresce, disegna un D nel cielo; 
quando Decresce, invece disegna una C.
Bugiarda si, per i navigatori distratti.


"La luna, ieri sera, era irruente e carica, dopo una notte ventosa, 
rientra nelle sue stanze un po stanca" .
                (Pio Acito)

Io ho sempre confuso la luna...non ricordo mai quando è calante, con gobba, nuova, a ponente...una certezza sola ho. Quando è piena. 
Stasera son distratta, non riesco a smettere di guardarla...


Cosi distratta da non accorgermi che il mio serpentello...



E' troooppo lungo!!!