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In fondo al mar...

La balena azzurra.



A volte capita di imbattersi in strane situazioni. 
A volte ci si ritrova nelle condizioni di dover creare situazioni strane.
Ed è ciò che mi è capitato qualche anno fa, quando mi venne chiesto di ricostruire un ambiente marino per un laboratorio di educazione ambientale, da svolgere all'interno della Città dei Ragazzi della mia città. 




Tempo di realizzazione, un mese. 
Ma quante cose ci sono in fondo al mare? Beh, sicuramente un' infinità di piccoli pesciolini che nuotano indisturbati. Qualche pomposa medusa, delle danzanti e sinuose alghe, uno scoglio qua e là, delle trionfanti stelle marine, ed infine...un'enorme Balena azzurra.




Non c'è tempo da perdere! Bisogna, per prima cosa, realizzare la struttura portante dello scheletro della balena. Dovrà accogliere al suo interno dei bambini, per cui necessariamente la struttura dovrà essere plastica e al tempo stesso solida.




Per realizzare ciò (e soprattutto per non sentirmi dire che son la solita femminista orgogliosa che rifiuta un sano apporto lavorativo maschile) ho preferito lasciare l'ingrato compito a due baldi giovani (Eros ed il suo mitico aiutante) muniti di trapano e guantoni per piegare e avvitare le barre di ferro al pavimento.
Nel frattempo, io ho dato sfogo al mio estro creativo, iniziando a realizzare i vari elementi della scena, assemblando materiali tra i più disparati.




Una lunga passeggiata sulla spiaggia mi ha regalato tanti bastoncini di legno levigato dal mare, ottimi per essere trasformati in coralli. Mentre un salto dal mio ferramenta di fiducia ha aperto le porte del paradiso... Ma quante cose si posson fare con la schiuma di poliuretano espanso? La regola fondamentale è: non farsi prendere dall'entusiasmo quando si usa la bomboletta spray, perché la schiuma cresce...cresce...cresce...




Una volta che smette di crescere si da un tocco di colore, una sfumatura qua e là, del muschio avanzata dal Presepe, qualche conchiglia ed il gioco è fatto! E dal masso fa capolino il primo pesciolino!
Oltre al cantiere messo su nello scrigno azzurro della Città dei Ragazzi, con sommo dispiacere di mia madre, casa mia è diventata una piccola succursale del dopo lavoro, dove ogni spazio utile è stato invaso dagli abitanti degli abissi.




Col passare dei giorni il fondo del mare inizia a prendere corpo e la balena rigorosamente imbottita con soffice gomma piuma cucita a mano nella rete metallica, sembra già avere un aspetto rassicurante. Sembra proprio una gran pigrona, che nuota lenta ad inseguir i suoi pensieri...chissà che pensa!
E mentre io mi perdo all'interno di "Moby" (affettuosamente così da me soprannominata) per colorarla di rosa, la mia grande amica Marina la riveste di azzurro...






Gabriella, con tanta pazienza, mi aiuta a colorare i pezzi ancora mancanti. Roberto e Francesco invece son impegnati nello spazio accanto con "La guerra delle campane", ma questa è un'altra storia.





Il tempo corre inesorabile! Dai, attacchiamo le stelle marine. Sospesi al soffitto invece van tutti i pesciolini e le meduse. A terra le alghe, i sassolini, le conchiglie ed i coralli...




Ed un pesciolino fa di nuovo capolino...


Le meduse, se afferrate dai tentacoli, ruotano, ruotano, ruotano in una danza senza fine...



Ed eccola, maestosa, col suo divertente spruzzo d'acqua che le esce dal dorso...Giusto in tempo, perché i bimbi stanno per arrivare!








Eccoli, eccoli! Silenzio in sala...Signori si comincia!





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